Ogni anno, il 24 giugno, Firenze si trasforma in un palcoscenico a cielo aperto, dove storia, tradizione e sport s’intrecciano in una celebrazione unica nel suo genere: la festa di San Giovanni Battista, il santo patrono della città. Un’esperienza toscana imperdibile, se progetti di fare una vacanza in questa regione!
Un tuffo nel passato
Per cominciare, la città si veste di colori per l’annuale corteo storico della Repubblica Fiorentina, che attraversa le vie del centro con oltre 500 figuranti in abiti rinascimentali, tamburini e sbandieratori: un autentico tuffo nel passato nella Firenze medicea!
Tappa finale del corteo: la maestosa Piazza Santa Croce, trasformata per l’occasione in un’arena di sabbia. Qui si disputa la tanto attesa finale del calcio storico fiorentino, un gioco nato nel XVI secolo che mescola le regole di calcio, rugby e lotta.
In campo scendono 27 “calcianti” per squadra, pronti a tutto pur di aggiudicarsi la vittoria. L’obiettivo? Segnare la “caccia” (il corrispettivo del goal nel calcio contemporaneo) nella rete avversaria. La posta in palio? L’onore del rione.ù
Le squadre nel Calcio Fiorentino sono quattro, una per ogni quartiere storico:
- Azzurri di Santa Croce
- Rossi di Santa Maria Novella
- Bianchi di Santo Spirito
- Verdi di San Giovanni
Perché questo gioco è così iconico?
La prima partita documentata risale al 1530, durante l’assedio di Firenze: i nobili della città iniziarono a giocare come segno di sfida nei confronti delle forze imperiali di Carlo V d’Asburgo. Oggi, questa disciplina rappresenta un momento di puro orgoglio fiorentino, spirito di competizione tra rioni e aggregazione.
A chiudere la giornata di festa patronale ci sono i “Fochi di San Giovanni” che illuminano il cielo sopra l’Arno con scie di luce e colore, salutando l’estate che comincia.
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